Come fare un business plan per catturare l’interesse degli investitori e partire nel modo giusto con il tuo progetto imprenditoriale

Quando decidi di avviare un nuovo progetto imprenditoriale, è fondamentale redigere un business plan.

Un documento che serve a descrivere gli obiettivi, le strategie e le previsioni economico-finanziarie, della tua nuova impresa.

Ma come fare un business plan?

E cosa più importante, quali sono i rischi di non farlo?

Ecco, in questo nuovo articolo, cercheremo di rispondere proprio a queste 2 domande e darti gli strumenti necessari da chi ogni giorno è in prima linea ad aiutare aziende nel mercato IT a generare lead e vendite.

E proprio perché lo facciamo tutti i giorni e avendo una notevole esperienza, spero di riuscire ad aiutarti con il tuo progetto.

Anche perché nel corso degli anni, abbiamo constatato che molti imprenditori a volte trascurano o tralasciano del tutto le enormi potenzialità di un buon business plan.

E purtroppo i rischi per chi non segue questa tappa fondamentale, sono molto elevati.

Vediamoli subito.

I 4 rischi che potresti evitare con un business plan

Come dicevo poco fa l’errore principale di chi non prepara un buon business plan, possono costare caro.

Ma di quali rischi sto parlando?

Sostanzialmente ci sono 4 rischi da tenere bene a mente:

  1. Concorrenza: Non avere la minima idea di chi siano i tuoi competitor, cosa fanno, come sono strutturati all’interno e cosa propongono ai loro clienti.
  2. Target: Chi è il tuo cliente ideale? Lo conosci nei minimi dettagli? E non intendo solo per sesso ed età, ma anche le abitudini di acquisto. Quante persone potresti fidelizzare con il tuo prodotto/servizio? Non conoscere il tuo cliente ideale è il primo passo verso il fallimento.
  3. Flusso finanziario: Hai la disponibilità economica per portare avanti la tua idea imprenditoriale? Tieni presente che nessun investitore, men che meno una banca può decidere di investire su di te senza una corretta analisi dei tuoi flussi di cassa e della tua situazione economica attuale.
  4. L’esperienza: Partendo dal presupposto che molti imprenditori hanno avviato aziende di successo interamente da soli, il supporto e l’esperienza di chi ha già raggiunto i tuoi stessi obiettivi, ti consente di capire alcune eventuali criticità del tuo progetto.

Questi sono i principali rischi per chi decide di avviare un nuovo progetto o una startup, senza prima avvalersi di un buon business plan.

Ora addentriamoci sempre di più nel mondo del business plan e vediamo quali sono i punti cardine che non devono mai mancare.

La struttura del business plan

Questa guida strategica viene usata sia all’interno dell’impresa, sia nel caso tu voglia attirare nuovi investitori (come nel caso di una start up) ed è composto da 2 parti.

La prima è descrittiva, serve per presentare in sintesi il progetto imprenditoriale, gli obiettivi, la strategia e il proprio piano operativo da realizzare.

È una parte fondamentale per richiedere l’intervento di qualche nuovo investitore.

La seconda invece è la parte dedicata ai numeri.

Come già saprai, per avviare un nuovo business, non bastano le idee e le strategie (neanche se hai l’invenzione del secolo), bisogna tenere in considerazione anche la parte economico-finanziaria del proprio progetto.

E cosa più importante, la sua reale rimuneratività nel corso del tempo.

Ora che abbiamo visto le 2 parti fondamentali che compongono un business plan e chiarito a che cosa serve, andiamo a vedere come fare un business plan.

Come fare un business plan e l’importanza dell’Executive Summary

Arrivati a questo punto sicuramente ti starai chiedendo:

“Ok, ho capito a cosa serve il business plan, ma che cosa devo scriverci?”

Senza perdere altro tempo, vediamo subito come fare un business plan di successo.

Partiamo dalla parte più importante del business plan, l’Executive Summary.

Questa parte è la sintesi della propria idea imprenditoriale e comprende:

  • La storia dell’azienda, quando è nata, il suo scopo e una descrizione delle figure chiave all’interno dell’azienda;
  • I passi operativi da fare e la mission;
  • I piani finanziari dell’impresa, comprese le proiezioni a 2 anni, successivi all’ipotetico finanziamento;
  • Le opportunità che offre il mercato, l’analisi dei competitor, del prodotto e della clientela;
  • La proposta di finanziamento.

Questa parte del business plan dev’essere chiara e sintetica, un sommario appunto, ma cosa più importante, deve sembrare quanto più personale e in linea con la filosofia aziendale.

Ricorda inoltre che leggendolo, deve risaltare l’unicità della tua idea di impresa, se non convince te, figurati un investitore che non conosce te o la tua azienda.

La parte descrittiva del business plan continua poi con i seguenti punti:

  1. Descrizione degli obiettivi societari a breve e lungo termine.
  2. Descrizione dell’impresa e del suo management, indicando curriculum, background e ruoli dei soci e dei manager mettendo in luce le esperienze che possono in qualche modo ridurre il rischio d’impresa. 
  3. L’analisi di mercato e del settore di riferimento, spiegando in modo dettagliato qual è il grande vantaggio competitivo del tuo prodotto nel mercato, le opportunità di raggiungere gli obiettivi prefissati e un’analisi della concorrenza. Se ancora non sai come fare un’analisi di mercato o a cosa serva, ti consiglio di leggere questo articolo.
  4. Le strategie di marketing che intendi utilizzare per la promozione, i canali distributivi del tuo prodotto, la rete vendita e i costi di commercializzazione.
  5. Sviluppo del piano di realizzazione, dove vanno indicate le azioni necessarie, le tempistiche e le attività da pianificare per realizzare gli obiettivi societari.
  6. La stima dei capitali vitali per avviare l’impresa e le risorse finanziarie utili a sostenere l’attività e divise tra capitale dell’azienda (sociale) e di terzi (banche o investitori).
  7. Le previsioni economico-finanziarie, come le vendite previste, l’analisi del punto di pareggio (Break Even Point), i costi previsti per sostenere le coperture.

Business plan: Un documento indispensabile

Come vedi per definire un business plan a regola d’arte, serve molto tempo, anche diversi mesi.

Tra ricerche di mercato e analisi approfondite di tutti gli aspetti legati al tuo prodotto o servizio, il lavoro preliminare da fare per realizzare un business plan è veramente impegnativo.

Ma ti assicuro che una volta svolte queste attività, il processo è tutto in discesa.

E per mia esperienza è proprio questo primo passo a spaventare molti imprenditori.

Preferiscono piuttosto guidare di notte a fari spenti anziché avere una visione linda e perfetta del percorso, andando poi incontro a svariati ostacoli che il business plan potrebbe prevedere.

Di conseguenza molti di loro si rivolgono a noi, perché non riescono più a generare lead o non riescono più a vendere i loro prodotti.

Se anche tu ti ritrovi in questa spiacevole situazione o sei interessato ad effettuare un’analisi per rilanciare il tuo prodotto o servizio, usa la chat qui in basso e contattaci subito.

Anche se al momento siamo molto impegnati nell’eseguire strategie di digital engagement per multinazionali e PMI, forse possiamo realmente aiutarti a rimettere in pista il tuo progetto.

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